backdrop Lecce e ConfindustriaLECCE (di Italo Aromolo) – L’Unione Sportiva Lecce potrebbe trovare nuova linfa grazie all’accordo stilato con gli industriali salentini pronti a sostenere il club giallorosso attraverso la sottoscrizione di tre diversi pacchetti di abbonamenti da regalare ai propri dipendenti o a terzi. In pratica, saranno messi in vendita per le aziende che aderiscono tessere per vari importi (4.000, 7.000 e 10.000 euro) e si potrà scegliere tra un palchetto in Tribuna Centrale, posti in Poltronissime o, in alternativa, in Tribuna Est ad eccezione della sola Curva Nord. I dettagli sono stati illustrati questa mattina presso la sede di Confindustria Lecce, alla presenza tra gli altri del padrone di casa, il neo-eletto presidente Giancarlo Negro, del presidente onorario, del presidente e dell’Ad del sodalizio salentino, ossia Saverio Sticchi Damiani, Enrico Tundo ed Alessandro Adamo.

A parlare per primo è stato Giancarlo Negro: “Vogliamo portare avanti un progetto a più fasi tra Confindustria e U.S. Lecce. Siamo convinti che bisogna creare un sistema con l’U.S. Lecce che è parte importante di questo territorio e quindi di questo sistema. Vogliamo perciò condividere una serie di obiettivi costanti. Apprezziamo e ringraziamo la società leccese per gli sforzi che sta compiendo per riportare la squadra dove merita. Oggi il primo pezzo dell’accordo si concretizza attraverso gli acquisti di abbonamenti da parte delle imprese ma in futuro ci saranno tante altre iniziative. Questo è un impegno che prendiamo oggi, che probabilmente nel passato è mancato, ma che ora speriamo di recuperare considerato quanto in passato non è stato fatto. Il tutto, seguendo tre verbi: programmare, condividere e fare”.

Lecce e Confindustria Sticchi, Negro, Adamo, TundoIl Presidente onorario giallorosso, Saverio Sticchi Damiani ha quindi aggiunto: “In questo periodo spesso abbiamo detto che ci sarebbe piaciuto avere nuovi imprenditori in società. Preso atto che questo forse è prematuro, mi sono detto che tra questo, cioè i nuovi soci, e lo zero ci poteva essere una via di mezzo, ed è quello che facciamo oggi attraverso una forma di collaborazione più piccola ma ugualmente importante. Sensibilizzeremo le imprese, che daranno un contributo in termini di pacchetti di abbonamenti che acquisteranno. Abbiamo immaginato varie forme di contribuzione: pacchetti di abbonamenti che le imprese useranno per i loro dipendenti magari, che a loro volta porteranno più gente allo stadio e un introito positivo alla società, una piccola partecipazione che magari si evolverà in altro, come sponsorizzazioni o l’ingresso di nuovi soci. Noi stiamo cercando di gestire il Lecce sotto tutti i punti di vista ma senza trascurare l’aspetto sportivo, che rimane sempre l’aspetto prioritario. Ci tengo a dire che non c’è un budget preciso, il budget è quello che serve per andare in Serie B, è chiaro che non ha senso fare follie e compare 24 campioni per tenerne la metá in panchina. Vogliamo dare alla società una struttura che gli permetta di vivere senza affanni”.

Enrico TundoPoi è toccato al presidente dell’U.S. Lecce, Enrico Tundo: “Ho fatto parte di Confindustria in passato e sono un imprenditore prima che presidente del Lecce. L’U.S. Lecce è il fiore all’occhiello di questo territorio: è da 25 anni che giro per l’Italia e vi assicuro che in passato la gente, quando mi chiedeva di dove fossi, affermava di conoscere Bari, ma non Lecce. Solo da quando l’allora Presidente della Provincia, Lorenzo Ria, decise di sponsorizzare la squadra con il marchio ‘Salento d’Amare‘ sulla maglia, allora il Salento cominciò ad essere conosciuto in tutta Italia. Questo è un esempio per ribadire l’importanza della collaborazione con gli imprenditori e col territorio. Oggi ciò che interessa a me è creare un sistema, bisogna guardare avanti e quello che da qui a 10 anni possiamo fare, con la collaborazione delle aziende, è veramente tanto. Facendo crescere la squadra, molti altri interessi attorno ad essa possono nascere, come ad esempio il turismo. Noi abbiamo tantissimi tifosi e le iniziative che proveremo a lanciare saranno ancora tante altre, a differenza di altre piazze che non possono contare su un bacino di utenza così largo”.

Alessandro Adamo
Alessandro Adamo

Infine, una riflessione dell’Amministratore delegato dell’U.S. Lecce, Alessandro Adamo: “Scellerate gestioni in altre piazze ci insegnano che, a volte, per ottenere il risultato sportivo si trascura quello economico. Questo non è il nostro obiettivo. Noi dobbiamo mettere in sicurezza i conti ordinari, prima. Questo non per tornaconti personali, ma per garantire una gestione virtuosa che ci eviti di finire sulle tante pagine di giornale che parlano di fallimenti. Ovviamente, questi due obiettivi diventano difficili da ottenere insieme, ma con le industrie al nostro fianco potrà essere certamente più facile”.

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