esultanza squadra LecceLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Il concetto di base dev’essere chiaro: quanto fatto dal Lecce nelle prime 9 gare di questo campionato resta un’impresa e come tale era giusto che fosse celebrata. Una squadra completamente rinnovata, un’intesa tra uomini e reparti da affinare giorno dopo giorno, l’entusiasmo da contenere da parte di un allenatore che si definisce ancora giovane come carriera in panchina ma che è destinato a farne di strada. In più, un ambiente finalmente caloroso e vicino ai suoi beniamini con due attaccanti ai primi due posti della classifica marcatori del Girone C (Caturano e Torromino) che rievocano i fasti di altre coppie-gol entrate nella storia dell’U.S. Lecce. Infine, una mentalità vincente che le vittorie conquistate aiuta a far crescere.

Questi gli ingredienti che hanno portato il Lecce al primo scontro probante con una formazione ostica e ben messa in campo. Nonostante ciò e nonostante il Catania avesse vissuto una settimana di tensioni, Lepore e compagni si son trovati a giocare col piglio del più forte, anche se solo in certi frangenti del match. Ed ecco la prima pecca: l’atteggiamento. Nel dopo-gara Padalino ha posto l’accento proprio sulla mentalità e sul necessario spirito giusto che la compagine giallorossa deve mantenere per tutta la durata delle partite se si vuol proseguire sul dorato cammino bruscamente interrotto dai due schiaffi che il Catania ha rifilato ai salentini.

pasquale-padalino-a-francavillaAll’allenatore foggiano non è piaciuto l’atteggiamento che la squadra ha avuto in alcuni momenti della gara che, se gestiti diversamente, avrebbero forse potuto cambiare l’inerzia della sfida. Padalino ha parlato di errori nell’effettuare l’ultimo passaggio e nel gestire il recupero della palla, sbagliando diverse ripartenze. Nell’arco di 90 minuti ci sta di non azzeccare il 100% dei passaggi o fare la scelta sbagliata al momento di dover servire un compagno meglio piazzato di un altro, ma se il perfezionista Padalino ha sottolineato certe leggerezze vuol dire che i suoi ragazzi lo avranno sentito urlare già negli spogliatoi del “Massimino” e, chissà, magari anche alla ripresa di mercoledì prossimo.

bengala-in-curva-nordLa settimana appena iniziata è di quelle che la tifoseria aspetta spasmodicamente. C’è il derby col Foggia bravo a recuperare il gap di punti e riacciuffare la vetta della classifica dopo soli sette giorni. C’è il braccio di ferro iniziato nello scorso campionato tra “Lupi” e “Satanelli” in cui i giallorossi hanno sete di vendetta. Ma bisogna stare attenti a non rischiare di caricare troppo squadra ed ambiente; ecco allora perchè serve mantenere il giusto atteggiamento ed il giusto equilibrio, guardacaso le stesse componenti individuate dall’allenatore leccese e su cui lavorare per non incorrere in sgradite sorprese. La società con il presidente onorario Saverio sticchi Damiani e la squadra attraverso il mister hanno capito che a rimetterci potrebbe essere soprattutto il Lecce. Allora, calma e sangue freddo, come canterebbe Luca Dirisio, perchè sembra essere l’unica ricetta per tornare a vincere e sognare in grande stile.

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