Salernitana_Logo-300x336LECCE (di Gabriele De Pandis e Italo Aromolo) – Provaci ancora Salernitana: dopo lo scorso campionato di Lega Pro concluso ad un anonimo nono posto, la formazione campana si ripresenta ai nastri di partenza del Girone C con l’etichetta di grande favorita per la vittoria finale insieme a Benevento e Lecce. E se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, potrebbe essere questa l’annata buona perché il sodalizio granata torni nel calcio che conta dopo il fallimento del 2011: reduce dal preziosissimo pareggio in quel di Benevento, dopo nove giornate la creatura del patron Claudio Lotito occupa la prima posizione in classifica con 19 punti, assieme agli Stregoni, ottenuti anche grazie al ruolino di miglior difesa (solo 6 gol subiti) e nessuna sconfitta al passivo. Un nuovo allenatore umile ed esperto come Leonardo Menichini, una rosa sapientemente rinnovata con pezzi di qualità come Maikol Negro ed un ambiente sempre caldo da 10mila spettatori a partita si preparano questa sera ad accogliere il Lecce nel catino bollente dell’ ”Arechi” per il big match della decima giornata del campionato di Lega Pro Unica – Girone C.

La storia recente: il reset dell’era Lotito per tornare su. La storia recente della Salernitana ruota attorno all’uomo del momento della politica calcistica nazionale: Claudio Lotito, neo-consigliere federale e sponsor massimo dell’elezione di Carlo Tavecchio alla presidenza della FIGC, ha rilevato il titolo sportivo del club nel 2011, dopo che il sodalizio campano era stato escluso dal campionato di Prima Divisione per i troppi debiti legati alla precedente gestione. Insieme al socio e cognato Marco Mezzaroma, il presidente della Lazio si è lanciato in campagne acquisti faraoniche per il pronto ritorno dalla Serie D alla Prima Divisione: con la classe di Raffaele Biancolino, David Mounard e Francesco Montervino, la scalata verso la terza serie è durata appena due anni, il tempo di una doppia promozione conquistata in entrambi i casi da prima della classe. Nello scorso campionato, il sogno della Salernitana di tornare in quella Serie B che la vede assente dalla stagione 2009/’10 si è frantumato nel quarto di finale play-off perso 2-0 in casa del Frosinone: epilogo amaro di una stagione altrettanto amara, offuscata da ben 11 sconfitte al passivo, tre allenatori cambiati e tante tensioni ambientali per nulla alleviate dalla conquista della Coppa Italia di Lega Pro in finale contro il Monza. Anche la scorsa estate, questa volta per via d’ufficio, Lotito ha provato a riportare la sua Salernitana in Cadetteria, presentandovi domanda di ammissione per occupare i posti lasciati vacanti da Siena e Padova: tra mille polemiche per un suo presunto ascendente sulla riapertura dei termini di scadenza, l’impresa politica non gli è riuscita e così gli toccherà giocarsi la B solo ed esclusivamente sul campo.

Curva SalernitanaLa rosa: la solita compagine di categoria. Il d.s. Fabiani, noncurante della mancata riammissione in B, ha comunque completato l’allestimento di una rosa di per sé già competitiva con Maikol Negro, esterno ex Nocerina e Benevento, sbarcato a Salerno all’ultim’ora. Lo sgusciante calciatore nato a Lecce si inserisce in una squadra che fa delle fasce laterali e del potenziale offensivo la sua forza. I granata si sono laureati come la principale favorita per la promozione diretta anche e soprattutto per gli altri colpi: in difesa Trevor Trevisan (ex Padova) è un elemento che viene da una stagione da protagonista in B, come anche gli altri acquisti della retroguardia Maurizio Lanzaro (Juve Stabia) e Riccardo Colombo (Cittadella). Sulle fasce, Michele Franco (Perugia) e Luigi Pezzella (tra gli artefici del buon campionato scorso della Casertana) si giocano la maglia da titolare sulla sinistra, con i confermati Alessandro Tuia e Alberto Bianchi a chiudere il reparto che fa da scudo a Piergraziano Gori, estremo difensore esperto affiancato dal neretino Stefano Russo (di proprietà del Parma ma l’ultimo anno ad Ascoli). A centrocampo, mandati via Perpetuini, Esposito, Foggia, Montervino e Capua, i confermati Alessandro Volpe e Manolo Pestrin sono i reduci dall’anno scorso di un centrocampo che annovera elementi di spessore come Ciccio Favasuli (ex bandiera del Pisa), l’ex Lecce Manuel Giandonato, Andrea Grillo (l’ultimo anno alla Paganese), Ivan Castiglia (in A con la Reggina ed in B con Vicenza) e Andrea Bovo, ultimo arrivato dopo lo svincolo dal Padova. Sulle fasce il cavallo di ritorno Andrea Nalini, reduce dall’esperienza in Seconda Divisione con la Virtus Vecomp Verona, affianca il lussuoso acquisto Denilson Gabionetta, arrivato dal Parma dopo l’anno in Romania col Cluj e i senatori ex Gallipoli David Mounard e Ciro Ginestra. Davanti, il trequartista e “falso nove” Caetano Calil, l’anno scorso a Varese, ed Ettore Mendicino, punta centrale scuola Lazio, assicureranno il malloppo di gol necessari per alimentare sogni di promozione.

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