Casalino Gallipoli
Achille Casalino (foto E. Passeri)

GALLIPOLI (di G. De Pandis) – Tra errori da non ripetere e partite dall’alto tasso emozionale la voglia di ripartire del Gallipoli è tanta. Il Gallo, a secco di punti sul campo da due partite, ha tanta voglia di far bene in un trittico di partite apparentemente infernali: la trasferta di domenica ad Andria, il derby casalingo con il Taranto e la successiva partita di Potenza tasteranno il polso alla squadra di Sergio Volturo dopo l’esaltante avvio di stagione. Achille Casalino, capitano degli jonici, suona la carica prima della partita in terra andriese, sentita da entrambe le tifoserie dopo il testa a testa che ha visto Gallipoli e Fidelis, entrambe in Eccellenza l’anno scorso, giocarsi fino all’ultimo l’accesso diretto alla Serie D, poi conquistato dai giallorossi: “Prima di tutto mi auguro che sia un grande spot per il calcio pugliese”, ha chiosato il gallipolino doc.

L’1-2 con il Grottaglie è stato uno schiaffo sin troppo duro, poiché arrivato contro una diretta concorrente e dopo una partita che si stava mettendo sui binari giusti. Come hai letto l’andamento della partita con i biancazzurri?

“La sconfitta casalinga con il Grottaglie fa più male rispetto a quella maturata sul campo contro il San Severo. A Bari (neutro dove si è giocata la partita con i dauni, ndr) non c’eravamo sul campo e abbiamo meritato la sconfitta. Domenica, invece, siamo stati sfortunati e abbiamo pagato a carissimo prezzo i nostri errori. Il risultato finale è sì immeritato, ma bisogna comunque dare i giusti meriti al Grottaglie; i biancazzurri hanno preparato bene la partita nell’arco dei novanta minuti. Noi abbiamo peccato a livello di conclusioni, mostrandoci poco cinici, e non abbiamo capitalizzato il nostro dominio sia sul piano territoriale che su quello del possesso palla. Ahinoi, nel calcio ciò che conta è il risultato e, smaltita questa partita, siamo pronti a rimboccarci le maniche”.

A riprova della diversa natura di questa sconfitta, rispetto a quella con il San Severo, c’è proprio il fatto che la vittoria grottagliese è nata da qualche errore di troppo…

“Proprio così. Il gol del 2-1 nasce da un nostro errore difensivo nel momento di maggiore intensità: loro non ci stavano impensierendo più, non riuscendo ad arrivare in porta, ma poi è successo ciò che è successo con la pecca della retroguardia. Non sono uno che solitamente parla male degli arbitraggi, ma sull’azione del secondo vantaggio del Grottaglie c’è stato un fallo su di me clamorosamente non fischiato. Il tocco di mano nel finale? Ma no, su quell’episodio, in un finale così movimentato, la valutazione ci può stare, data anche la distanza ravvicinata del tocco, ma, ripeto, l’unica recriminazione che mi sento di fare è sul gol di Bongermino”.

Domenica al “Degli Ulivi” vi aspetta la Fidelis Andria, per una partita revival dello scorso anno. Voi, specialmente i senatori reduci dalla vittoria in Eccellenza come te e Mino Tedesco, sentite di più questa partita?

“No, non la sento maggiormente. Secondo me, tutte le partite vanno affrontate allo stesso modo, anche se siamo consapevoli dell’importanza della gara per noi, visti e precedenti, e per la piazza. Spero che il match sia solamente una grande festa di sport. Posso garantire a nome dei miei compagni che il Gallipoli ci metterà massimo impegno domenica e noi tutti usciremo dal rettangolo verde con la maglia sudata.”

Chi temi di più della Fidelis Andria? E quanto peserà il fattore ambientale?

“Sarebbe facile fare un nome, ma sinceramente è tutto il complesso da tenere d’occhio. In più, al “Degli Ulivi” ci sarà un tifo caldissimo, almeno da Lega Pro, a riprova di un girone H pieno di altre piazze nobilissime come Taranto, Cava e Bisceglie. Da anni non si vedeva una Serie D così. Noi comunque non saremo da meno. I tifosi, nonostante gli ultimi passi falsi, sono pronti a sostenerci e da gallipolino mi sento di dire che faremo una buona figura anche sugli spalti. I tifosi si stanno già mobilitando per questa trasferta, sentitissima, e cercheremo di regalargli una bella soddisfazione”.

Tracciando un primo bilancio di quest’avvio di campionato, con il Gallipoli a quota 15 punti, non puoi che essere felice…

“Senza dubbio, anche se sono convinto che nel calcio l’equilibro è importante. È vero che abbiamo inanellato cinque vittorie consecutive prima di questi due passi falsi, ma non eravamo il Real Madrid prima e non siamo una squadra di Amatori ora. Bisogna ragionare con consapevolezza dei propri mezzi, dei propri punti di forza e dei propri limiti. Solo così possiamo raggiungere l’obiettivo della salvezza che ci siamo prefissati”.

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