IMG_0048LECCE (di M. Cassone) – Facciamo in modo che a Frosinone, sabato sera, sia una festa di sport. Il calcio è lo sport più bello del mondo. Stemperiamo un po’ l’aria tesa delle ultime ore e cerchiamo di non creare allarmismi che possano sfociare in paure poi difficili da gestire. Chi deve vigilare, lo faccia con criterio.

Nelle ultime ore sui social si è sparsa a macchia d’olio la notizia secondo la quale alcuni tifosi frusinati starebbero acquistando dei biglietti del Settore Ospiti riservato ai supporters leccesi. Non sarebbe molto intelligente venire a contatto con tutti i salentini che affolleranno la Curva Sud del Matusa; non sarebbe logico e nemmeno sportivo permettere, appunto, in un evento così importante che due tifoserie abbastanza calde a causa dell’elevata posta in palio possano arrivare a “sfiorarsi” da tanto vicino. Lì, ci saranno anche bambini e donne, lì ci saranno dei cuori che battono per i propri colori. Si usi sempre la testa, la si lasci sulle spalle a vigilare sulle proprie azioni.

E se da un lato fa ancora specie pensare a quanti tifosi veri del Lecce non potranno raggiungere lo stadio, forse nemmeno la città laziale, a causa di una circolare sbiadita ed inutile, conosciuta con il nome scipito di Tessera del tifoso, dall’altro è impensabile che possa accadere ciò di cui stiamo parlando e cioè che un’organizzazione così scrupolosa e meticolosa (almeno così ci dicono che sia) possa farsi sfuggire questi che di certo non sono dei semplici dettagli di poco conto.

10262081_567216946708932_5690390882999781327_nAi tifosi, a tutti quelli che si metteranno in viaggio ed assisteranno alla gara, possiamo solo ricordare che si tratta sempre e soltanto semplicemente di un gioco, anche se carico d’amore per la propria maglia: è solo una partita di calcio.

Una piazza tra Frosinone e Lecce festeggerà sabato sera; uno dei due club andrà nel paradiso della Serie B, l’altro rimarrà a graffiare ancora il palo della Lega Pro.

Questo, però, non significhi e non giustifichi comportamenti violenti da nessuna delle due parti. La “battaglia” dovrà essere soltanto sportiva. Chi sarà capace di lanciare il cuore oltre l’ostacolo potrà godere e rifocillarsi con l’ambrosia degli dei.

Sabato sera sia di festa. Quel che ci auguriamo a Lecce è che i fuochi d’artificio, alla fine delle danze, siano carichi di colori giallorossi. E, come è giusto che sia, chiunque dovesse vincere si ricordi che bisogna onorare i vinti.

 

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